lunedì 7 luglio 2014

Resoconto sesta e ultima settimana in tenda

28 giugno-5 luglio: LA MIA DIMORA CAMBIA FORMA!

Questa settimana ha segnato la fine della mia esperienza in tenda e il trasloco in una casetta “come si deve”! Il momento dell’addio alla mia tendina (smontaggio, impacchettamento e caricamento di tutta la roba in macchina, con rischio esplosione di massimo grado) è stato duro, ma addolcito dalla notte precedente, l’ennesima passata al freddo sotto una pioggia fitta e instancabile. Sul mio materasso pensavo “Tiè, da domani non me vedi più! Hihihi”. Ovviamente dal giorno dopo è venuto fuori un sole che non si vedeva da millenni.

La scelta della casa è in realtà dovuta al desiderio di rimanere in questi luoghi per più tempo. Continuare in tenda sarebbe stato fattibile, ma avrebbe significato mettere gran parte delle energie nella lotta con un clima veramente umido e poco salutare a lungo andare e poi…ho scoperto che la casa con letto vero mi conveniva rispetto alla tenda con materasso “ad acqua”, incredibile! Devo ammettere però che l’ingresso nella mia nuova casetta, nonostante la vista spettacolare sulle montagne del Lesachtal, è stato alquanto traumatico…tutto a un tratto dovevo ricordarmi di chiudere la porta e portarmi dietro le chiavi! Con ancora in testa le cerniere della tenda, ho continuato a lasciare le chiavi in giro per tutto il giorno. Abituata ad avere veramente tutto a portata di mano, dover mettere la roba in stanze così “lontane” una dall’altra mi sembrava assurdo. Già in dotazione della casa troppi piatti, troppi bicchieri, padelle dappertutto…”Ma basta non mi serve tutta sta roba!” pensavo. Il mio primo pensiero entrata in casa è stato “devo mettere a posto il terrazzo!”.

Tra le cose più belle che ho imparato dal vivere in tenda:

- TUTTO può essere riutilizzato. Quando si ha meno, anche per scelta, ci si rende conto che qualsiasi cosa è preziosissima…un barattolo, un pezzo di scottex, un sacchetto di plastica, tutto può essere usato e riutilizzato per scopi diversi. Per dirvi, la prima sera in casa ho fatto una piccola inaugurazione con i miei amici e…non sono riuscita a buttare via le loro salviette usate! Le ho tenute da parte e riutilizzate per pulire la cucina…Stare più a contatto con la natura ci fa rendere conto di quanto poco ci serve per vivere bene e quanto OGNUNO di noi inquina il mondo ogni giorno, senza rendersene neanche troppo conto;

Bear Grylls,
anche lui non si ricorda sempre di struccarsi
- A contatto con la Natura fobie e paure come quelle per il clima, per gli insetti e le situazioni impreviste spariscono gradualmente e ti rendi conto che sei in grado di cavartela benissimo da solo, anche se non sei Bear Grylls.

Ancora qualche “shock di rientro dalla natura”: il silenzio tra mura di pietra risulta assordante, specialmente di notte (qualcuno di voi ne sa qualcosa?); vi siete mai resi conto di quante prese di corrente ci sono nelle case moderne? A volte non riesco a decidermi su dove attaccare il computer…



Lezione illuminante: se pensi che le pulizie di casa siano una perdita di tempo…prenditi una casa più piccola (per vivere bene non abbiamo bisogno di palazzi, veramente… -provato sulla mia pelle in una tenda di 10m quadri-), riuscirai a tenerla perfetta e a rilassarti nel tuo tempo libero, magari facendo la spesa online sul sito www.sempreintempo.eu :D

La soddisfazione sta dentro a tutte le cose, dipende solo da come tu guardi il tutto.

Comunque, i pezzi migliori della mia nuova dimora sono: 
il letto vero e i dipinti alle pareti



Un arrivederci alla mia fantastica esperienza in tenda, che in poco più di un mese mi ha resa famosa in tutta la valle come “quella italiana che non c’ha proprio tutte le rotelle a posto (o le “tazze nella credenza”, come si dice qui)”!!! :D


P.S. Ho ancora un paio di dritte sul “vivere in tenda” che potrete leggere nei prossimi giorni.

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