martedì 1 luglio 2014

Come ho risolto il problema dell’umidità in tenda...

Se avete intenzione di passare in tenda più di 2-3 giorni vi consiglio di prendere in adeguata considerazione il problema umidità, soprattutto nella zona notte. Prima di partire per il campeggio ho avuto la fortuna di incontrare per caso mio cugino (che ho scoperto avere esperienza in materia), il quale mi ha avvertita di non prendere sottogamba la questione umidità, perché “Un paio di notti non ti fa niente, ma a lungo andare ti crea problemi alla salute”, E AI NERVI(!!!) aggiungo io! In quel momento ho pensato “Sìsì bon dai, combino…” Seh. C’ho messo quasi un mese per trovare una soluzione che non mi facesse più sentire come in un bagno turco a 0 gradi! Quindi adesso vi spiego cosa ho fatto e poi…non venite a dirmi che non ve l’avevo detto! I “13 strati” che ho messo io ovviamente valgono se andate in campeggio in zone molto umide e piovose; se invece avete intenzione di piantare la vostra tenda nel Sahara penso possiate skippare questo articolo. Comunque, anche se non vi trovate sulla barca di Noè come me, vi consiglio di mettere sempre un paio di strati isolanti, perché l’umidità non si vede, ma è ovunque!

Strati:
-       un foglio di nylon, grande quanto l’area della tenda, da posizionare direttamente sul terreno, prima di montare la tenda stessa. Trovate il nylon in qualsiasi ferramenta, se andate nei negozi specializzati in roba da campeggio vi proporranno un telo che ha la stessa funzione, ma costa tre volte tanto. A voi la scelta. A me è successa una cosa spettacolare: nel negozio specializzato è stato lo stesso proprietario a consigliarmi di procurarmi il nylon in ferramenta (grande Michele del Fiascaris di Udine), mentre in ferramenta hanno cercato in tutti i modi di vendermi il telo da campeggio... Ogni tanto devo avere una faccia un po’ da svampita che stimola la presa per i fondelli.
-       poi c’è il fondo della tenda (in materiale plastico anch’esso);
-   un altro foglio di nylon dalla ferramenta (sia nella zona giorno che nella zona notte).

A questo punto per la zona giorno ho scelto i tappeti morbidi da pic-nic della Decathlon, in tessuto poliestere sopra e plastificati sotto. Altrimenti c’erano i tappeti specifici da interno-tenda, però solo in plastica, e io non volevo sentire la plastica fredda e umidiccia sotto ai piedi. Nella zona notte invece ho aggiunto ancora:
-    un k-way militare che si trasforma in giga coperta impermeabile;
-    una coperta termica (di quelle da ospedale/cassetta pronto-soccorso) che in realtà penso sia inutile;
-    un materassino di plastica gonfiabile di spessore 5cm;
-  un materasso spesso 10cm (io l’ho preso alla Lidl in promozione, se lo trovate più alto però è ancora meglio).

Io ho preso tutto doppio per farmi il lettone giga (2x1,60m)! Poi però dormo sempre su 40cm…Quando non avevo i materassini gonfiabili, che sono stati la mia salvezza, avevo provato anche a mettere i due materassi uno sopra l’altro. Dalla paura di cadere dal materasso non ho chiuso occhio tutta la notte.

Alcuni dicono che per evitare l’umidità basta prendere i lettini rialzati dal pavimento (tipo militari). 1. Potevano dirmelo prima; 2. Da provare, ma bisogna anche vedere se esistono di una larghezza decente, se no in coppia poi si rischia la crisi anche in vacanza! Me li vedo proprio: lui e lei, divisi in camera, ognuno sul suo lettino militare con le valige in mezzo, pronti per il litigio finale con fuga teatrale di lui che esce a “prendere le sigarette” in piena notte, sotto il diluvio universale.


Nel video mostro i vari strati di cui ho dotato la zona notte e la messa in posizione per la fase “nanna”. ;)


1 commento:

  1. Sei un mito. Scusa ma ti muovi con un'auto o con un tir ��. Io riesco a malapena a portare un decimo di ciò che porti tu. Grazie per i tuoi consigli. Stefi

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