Durante
la mia gita di ieri ho avuto modo di assaggiare, sotto stretta sorveglianza
della guida, tutti i fiori e tutte le piante commestibili che c’erano in giro.
Particolarmente però mi ha colpito l’abete e sì, ho mangiato anche quello.
E
quando la guida mi ha rivelato la sua ricetta segreta a base di aghi di abete,
ho deciso che dovevo provarla.
Gli ingredienti
sono semplicissimi:
-
aghi di abete “baby”. Se vi capita di fare un
giro in montagna questo è ancora il periodo giusto, poi gli aghetti cominciano
a diventare troppo duri e non sono più buoni. Più piccoli sono gli alberi, più
morbidi saranno i germogli. Io ne ho preso mezzo pugno da un baby albero,
praticamente l’ho lasciato senza, ma tanto ricrescono…credo;
-
erba cipollina (questa è facile da trovare, a
meno che non siate dove mi trovo io, dove al supermercato non hanno neanche le
zucchine. Per fortuna i proprietari del campeggio hanno l’orto e me ne hanno
regalata un po’!);
- ricotta (quella italiana è tanto forte però
potete provare. Altrimenti prendete un formaggio spalmabile che sia più neutro
possibile di gusto);
- un pizzico di sale
Ora mescolate tutto insieme (le dosi decidetele
voi a seconda di quanto forte vi piace). Io sinceramente ho prima mescolato
ricotta e aghi di abete perché ero curiosa di sentire che sapore avessero, il
primo cucchiaino era proprio come mangiarsi…un pino. Ah, mi raccomando gli
aghetti sono da dividere con le mani, non buttateci dentro i cespuglietti
interi!
Se il gusto ancora non vi convince aggiungete
sale, penso sia il segreto.
Ed ecco la mia Jause o merenda!
Pane nero,
fatto ancora dai contadini della zona nei loro mulini, con formaggio spalmabile
alle erbe di montagna e Landjäger, il salamino austriaco leggermente
affumicato e stagionato all’aria.