L'importanza di chiamarsi...sgabello
Non l’avrei mai voluto ammettere
(perché si tratta di dover dare, per l’ennesima volta, ragione a mia nonna), ma
un attrezzo che si è rivelato veramente utile nella mia esperienza in tenda è stato
lui: lo sgabello treppiede da campeggio. In negozio l’avevo avvistato: leggero,
comodo, richiudibile, facilmente trasportabile grazie alla sua cinghia e in
aggiunta ad un prezzo veramente allettante (€ 5,95 della Quechua - Decathlon).
Ma a convincermi è
stata la nonna che, vedendomi perplessa perché avevo già una sedia normale e
una sdraio da portarmi dietro, ha deciso di regalarmelo dicendomi “Credimi, vedrai
che ti serve, ho esperienza di queste cose” (vorrei sapere di che cosa non ha esperienza mia nonna…).
E infatti meno male che l’ho preso perché è stato uno
degli attrezzi che ho usato di più in campeggio: non solo come sedia aggiuntiva
per gli ospiti, ma anche per tenere la radio ad un’altezza tale che potesse
ricevere il segnale (non chiedetemi perché a terra non lo prendeva, non ho
studiato ingegneria), nonché per fare piccoli lavoretti all’esterno e per
cimentarmi nell’attività preferita degli abitanti della Lesachtal: curiosare in
giro e nelle case degli altri col binocolo… :D
Insomma lo sgabello da campeggio è
proprio un must per campeggiatori,
escursionisti e pescatori che vogliono essere equipaggiati alla perfezione, in
linea con i tempi e con mia nonna.